"La stessa aria del secondino di respirare non mi va.."

 

A margine di un referendum "abort" e di chi si ostina a non capire

18.09.08 - Commentai con una frase lapidaria un comunicato con cui i dirigenti del MNP invitavano i loro aderenti a mobilitarsi per la raccolta delle firme per il referendum abrogativo di un lodo -divenuto legge - lanciato da una guardia smodatamente vogliosa di danaro e di potere. Parlo, ovviamente, di Di Pietro. Non cercai polemiche e non ne cerco ora. E però i commenti indignati fatti da taluno in reazione al mio Editoriale (Lodi poco lodevoli, referendum improbabili e demagogia populistica: questo è ormai lo stato "molisano" della giustizia) comparso sull'ultimo numero di "Giustizia Giusta" mi costringono ad essere chiaro sino in fondo perché mi infastidiscono certe sedimentazioni vetero-missine in cui si rinvengono antiche mucillaggini forcaiole. Il fatto è che nella sedicente "area" (?) la mentalità borghese - tutta order e law - è dura a morire sino a spingerne i militanti (?) a rincorrere il predatore di Montenero di Bisacce nelle sue "mirate" operazioni a regia che nulla hanno a che fare con i diritti e le garanzie dei cittadini. 

Chi ha avuto modo di leggere negli anni la lunga, solitaria, battaglia sostenuta da "Giustizia Giusta", dovrebbe sapere che la linea garantista del giornale è e rimane a tutto tondo 360 gradi. E dovrebbe anche sapere quali e quante siano state le iniziative delle Caste per metterci il bavaglio, per impedire alla sola voce autenticamente libera di urlare contro il massacro della Giustizia. Ancora proscrizioni e processi. Ma tant'è. 

Io che vidi molti dei "rivoluzionari" di oggi aderire alla raccolta di firme per la doppia pena di morte (ricordate?) e per l'aggravamento dell'art. 90 (ma loro c'erano o seguivano la linea di Linea?), non ho visto i militanti battersi con i NO TAV in Val d'Aosta; e non ho notizia di una loro mobilitazione in appoggio del DAL MOLIN a Vicenza. Stendiamo, poi, un velo pietoso sul G8 di Genova dove non soltanto non si fu presenti ma nessuno denunciò, avendone ampia documentazione, i massacri operati dalle guardie alla scuola Armando Diaz e nel carcere di Bolsaneto. Ci fu nell'occasione del G8 un solo tentativo di mobilitazione effettuato dal FSN (prima che il suo segretario s'impigliasse nella rete levantina costruita da Alternativa Sociale). Tentativo frustrato dai soliti gazzettieri che scrissero di una velina in cui si parlava di provocatori frontisti che si sarebbero infiltrati "armati di lame" nelle manifestazioni dei NO (o NEW?) GLOBAL... E poi? Pietà. Ma non si venga oggi a cianciare di comportamenti "rivoluzionari" solo perché ci si accoda ad un'iniziativa a regia con cui noi non abbiamo nulla a che spartire. Si può avere la pretesa di ritenere che Ninì Di Pietro sia meno pericoloso e cialtrone del Cavaliere di Arcore? E' possibile che l'ignoranza della recente storia politico-giudiziaria sia tale da non aver fatto capire cosa sia stata e da chi sia stata voluta l'operazione "mani pulite" (non ricordate nulla del Britannia?); e da aver fatto rimuovere il "tintinnio di manette"? E la "ballata dei suicidi"? 

E non si cerchino giustificazioni nel realismo politico giungendo ad affermare che quando corri il rischio di affogare nel fiume ti aggrappi alla prima bestia che lo sta traversando. A parte che la bestia di Montenero ti azzannerebbe, mi chiedo ancora che cosa abbia a che fare chi si dichiara antagonista con le beghe del "loro" sistema e con l'art. 3 della "loro" Costituzione. Ci dimentichiamo delle leggi speciali mirate contro il dissenso politico. Già dimenticata la condanna di Platone - in arte Franco Freda - da parte del Tribunale di Verona. E della vigilanza e controllo esercitati dagli scherani di Echlon in maniera ormai asfissiante nei confronti di tutti i cittadini. Non si parla più di Giustizia Globalizzata e dei mandati di cattura internazionali; quanto al Tribunale internazionale dell'Aja sembra sia diventata un'opaca reminiscenza. Ignorato o dimenticato il Partito dei Magistrati - che ha avuto ed ha quale leader indiscusso Luciano Violante - che ha nel tempo realizzato la sua via giudiziaria al potere e che, di fatto, gestisce il potere con gli altri camerieri delle banche. Tutti Wash, tutti Usa/Israel. Sia a destra che a sinistra. 

E ciò che è più grave nessuno parla dello Jus Populi desacralizzato e stuprato. La Giustizia non si riforma, si libera. Chiaro? 

Noi per nostro conto - come Laboratorio Politico "Forza Uomo" e come “Giustizia Giusta" - rilanceremo a breve la raccolta di firme contro le leggi speciali, sicuri che saranno in molti (grazie ai blog alternativi, ai rapporti interpersonali tra antagonisti, e non a velleitari e inconsistenti atteggiamenti minoritari) ad unirsi in un'iniziativa non-conforme che ci potrà vedere promotori aggreganti e non rimorchiati da guardie in cerca di un miserabile potere. 

Quanto all'antropologia "politica" ed alla caratura "culturale" di Di Pietro fornirò a chi lo voglia cospicua lettura sulle sue ruberie di ieri e di oggi. E sui suoi sponsor di ieri e di oggi. Siate certi che se Di Pietro fosse stato un secondino avrebbe fatto correttamente il "cavallo". 

Nessuno s'inventi polemiche: solo insulti. Li attendo. Mai con le guardie!

Paolo Signorelli