NULLA PIETAS (per Kossiga)

 

Esternatore,picconatore, Zorro o soltanto Boia? Io non lo perdono e non piangocristianamente la sua morte. La mia religiosità, la mia morale , la miaestetica sono  altre. E che ci si battiil petto crocifiggendo migliaia di persone in nome di una "laica" Ragion diStato è a dir poco grottesco. Non gli perdono nulla e non ho nessuna pietà per Kossiga.
 
Costui ha nel temporicoperto le più alte cariche istituzionali "non potendo non sapere" quantoandava avvenendo della Colonia Italia.
Non gli perdono, inparticolare, il comportamento tenuto nel tragico tap-in Ustica-Bologna quando èavvenuto che si commercializzasse il sangue delle vittime criminalizzando gliantagonisti. Ed invece erano loro – i rappresentanti delle istituzioni - lì atramare, ad architettare, a depistare. Decidevano loro, nella scontata logicadel  made in Usa, come provocare,prevenire, reprimere e...liquidare. Utilizzando le tecniche del rapimento ("irapendi"), della liberazione degli ostaggi, dell'incastro dell'avversario politico.Grazie alle coperture della Cia  ed alladisponibilità di magistrati prevaricati quali i Sica, gli Occorsio, i DeMatteo. Come documentai sul numero 4 di Giustizia Giusta del 2006 dopo leconfessioni fatte  a "Libero" il 14luglio dello stesso anno dallo "statista" che nei costruiti anni di piombo haricoperto prima il ruolo di Ministro di Polizia e quindi quello di Presidentedel Consiglio prima di diventare, per meriti di "servizio", Presidente dellaRepubblica.
 
Rimanendo alla strage di Bologna - che mi vide catturato, imputato e sequestrato per dieci anni sottoart. 90 -- non posso non considerare Boia Francesco Kossiga che il 4 agosto1980 – al tempo Presidente del Consiglio – dichiarò in Parlamento  che l'attentato alla stazione era un attentato"fascista", sostenendo che "Non da oggi si è delineata la tecnica terroristicadi timbro...il terrorismo nero ricorre essenzialmente al delitto di strage perchéè la strage che provoca paura, allarme, reazioni emotive e impulsive". Fuquello il mandato dato alla magistratura bolognese di rastrellare il 28 agostodecine di militanti.
 
E poi con ipocrisiapretesca se ne usci disinvoltamente fuori il 15 marzo del 1991 davanti alComitato per i Servizi di Sicurezza sostenendo di essersi sbagliato a definire"fascista" la strage del 2 agosto.
Nella stessa sede  l'esternatore presentò le sue "scuse" adalcuni inutili esponenti del Msi (quelli della doppia pena di morte!) per averaddebitato alla "destra" la strage. "Il giudizio da me espresso allora fu il fruttodi errate informazioni conseguenza di una subcultura. Informazioni che mifurono fornite dai Servizi segreti e dagli organi di polizia...La subcultura el'intossicazione erano agganciate a forti lobbies politico-finanziarie".
 
Non esternatore ma Boia.Il 18 marzo 1991 feci sapere attraverso le agenzie di stampa di non accettarele "scuse" di Kossiga  ritenendole"patetiche, ridicole, dolciastre e volgari". "Le 85 vittime di un ignobilemassacro (cui si aggiungono le altre vittime – a cominciare da Giorgio Vale eda Pierluigi Pagliai – dell'azione inquisitoria mirata alla ricerca dicolpevoli di comodo in base alla logica della fazione, detta anche Ragione diStato) esigono che sia fatta giustizia". " In aula – io aggiunsi – dichiaraiche Ustica chiama Bologna. L'ipotesi di una strage per coprire un massacro hauna sua precisa valenza che non potrà non fornire la spiegazione politica dellestragi che hanno insanguinato la Colonia Italia".
 
Francesco Kossiga haimpudicamente taciuto e nessun magistrato – nonostante più volte i difensoridei "fascisti" condannati per editto di "lapide" ne abbiano chiesto l'audizione –  ha voluto ascoltarlo.
Nessuno a livello e diintelligence e politico ha mai voluto ipotizzare l'esistenza di una pistaisraeliana e per Ustica e per Bologna. Eppure esistono elementi, quanto menologici, che potrebbero vedere il coinvolgimento dei servizi israeliani. Eppurel'unico attentato degli anni '70  di cuisi è accertata la responsabilità è stato messo a punto dal Mossad che feceesplodere nel cielo di Marghera l'Argo 16 per ritorsione contro la politicafilo araba tenuta dal Governo italiano. Eppure il giudice Mastelloni ha proprioin questi giorni dichiarato che esiste un unico filo stragista riferibile agliIsraeliani. Ma con la viltà del magistrato lo fa trenta anni dopo...
 
 
Restano il sudario delle vittime del Boia e il silenzio degli innocenti.
 
Paolo Signorelli